Cuba libre? Si, forse…

Forse avrete già sentito parlare della nuova distribuzione GNU/Linux chiamata Nova: è una distribuzione cubana sviluppata dalla UCI (Universidad della Ciencas Informatica) nata con l’intento di portare Linux negli enti pubblici e in almeno il 50% dei PC dei cubani. E con un pizzico di orgoglio possiamo dire che c’è anche un po’ d’Italia, visto che la distro è basata sulla italianissima Sabayon. Per chi volesse provarla è possibile scaricarla da qui (armatevi di pazienza perchè il link è lentissimo – circa 90kB/s al momento della scrittura dell’articolo)

Sicuramente questo non impesierirà molto Microsoft, vista la bassa base di computer presenti sull’isola, ma è sintomo di un trend sempre più diffuso.

Oltre a Nova la UCI ha sviluppato anche diverse applicazioni in settori che spaziano dallo sport alla medicina, in concorrenza con soluzioni proprietarie molto costose.

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai adottare una distro sviluppata ex-novo e non appoggiarsi ad una più popolare come le varie *buntu ad esempio: io penso che da un lato, una distro sviluppata ad hoc possa essere meglio gestita in particolare in una nazione dove la penetrazione della banda larga è molto limitata, rendendo quindi possibile la distribuzione di tutto il software necessario già prepacchettizato.D’altra parte, e spero non sia vero, questo  può dare al governo un maggior controllo sulla popolazione. Adottare una distribuzione “di stato” poco compatibile con le altre, fa si che la maggior parte – se non la totalità – dei programmi  installabili provengano dai server ufficiali, e non è detto che questi siano privi di strumenti atti al controllo dei cittadini.

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