uno nessuno o centomila?

6 marzo 2010

Non ho intenzione di darmi alla letteratura qui sul blog, ma ho scelto di scomodare Pirandello per parlare di nuovo di statistiche.

Netstat ha nuovamente pubblicato una statistica in cui dice che Linux oscilla intorno al 1% degli utenti (in pratica non si è mosso negli ultimi 6 anni da li – visto che l’ultima statistica pubblicata da Google lo dava nel 2003-2004 intorno al 1%) e il Mac è intorno al 5%.

Ma se fosse veramente così com’è che Microsoft gli da addosso in questo modo: alla fine l’1% è niente confrontato con il 20% di pirateria delle loro licenze che loro stessi hanno dichiarato. Inoltre com’è che Google per anni ha pubblicato le statistiche dei vari sistemi operativi che raggiungono la sua homepage e dal 2004 non lo fa più, limitandosi a dare statistiche sulle parole più cercate?

Così ho deciso di fare 2 conti anche io. Se escludo dalla cerchia di persone che conosco – o di cui per un motivo o per un altro conosco il sistema operativo usato (tipo quelli che si vedono nei negozi o in altri luoghi pubblici) – tutti quelli che fanno parte dell’ambiente di sviluppo di openmamba e del Linux Day Torino (per non sbilanciare la statistica in modo scorretto), posso valutare in circa 300 computer (e quasi il doppio degli utenti). Se fosse vera la statistica dovrebbero esserci 2-3 al massimo 4 persone che usano Linux. Beh non è così: in realtà sono una ventina quelli che usano Linux in modo continuativo. Questo fa si che la percentuale si assesti intorno al 7%. E  fra quelli che conosco ci sono 15 utenti mac che fa circa il 5%.E attenzione perchè se invece aggiungo le macchine di chi so che usa openmamba per sviluppo o per scelta, e dei ragazzi del Linux Day saliamo a oltre 450 computer con più di 150 con Linux che fa il 30%…

E’ vero che 300-400 macchine sono nulla per una statistica seria, ma perchè i numeri del Mac mi tornano e quelli di Linux no? oltre tutto sto parlando di persone che vivono a centinai di km di distanza, di ragazzi e pensionati, di impiegati, di PC in aziende o in case private. Inoltre le statistiche di navigazione di un paio di siti “generalisti” che ho avuto modo di vedere mi davano più o meno gli stessi numeri: cioè Linux al 6-7%.

La stessa sensazione l’ho avuta al Linux Day dove c’erano centinaia di persone di tutte le estrazioni e di tutte le età: se pensate era una folla per un sistema che all’1% di market share. A conti fatti a Torino e dintorni calcolando circa 1 milione di abitanti totali e vista la media di PC procapite italiana di 50 pc ogni 100 abitanti, danno un potenziale di circa  500.000 PC di cui almeno la metà utilizzati in ambito lavorativo/scolastico e quindi fuori target per il Linux Day. Questo vuole dire 250.000 PC “utili” (distribuiti però in modo non uniforme visto che ci sono molte case con 2-3 PC); un 1% vorrebbe dire comunque 2500 utenti Linux. Con 3 eventi organizzati sul territorio di Torino e con l’affluenza che c’è stata vorrebbe dire che praticamente tutti gli utenti Linux si sono presentati all’evento (cosa che non penso proprio sia successa).

Fate anche voi a fare questa prova: contate i vostri amici che usano Linux e fate un conto su quanti sono sul totale potreste avere delle sorprese.

Ma perchè a qualcuno fa comodo tenere basse le statistiche di Linux?

Secondo me un primo motivo è quello psicologico: se a un utente venisse voglia di provare Linux senza una reale motivazione, il fatto di sapere che è usato da meno del 1% della popolazione piuttosto che dal 10% potrebbe spingerlo in una o nell’altra direzione. Altro motivo: una bella scusa! I produttori di software e hardware accampano sempre come motivazione al loro non supportare Linux  il fatto che praticamente non è usato da nessuno (anche se 80 milioni di persone- che è la stima prudenziale dell’1% – proprio nessuno non sono..). Ma se fossimo veramente quasi il doppio degli utenti mac questa motivazione verrebbe a cadere. E si instaurerebbe un circolo virtuoso: miglior supporto all’hardware e maggior presenza di software porterebbero sempre più gente a sceglierlo.

Alla fine non so se ho ragione oppure no, le mie sono considerazioni peresonali. Ma la sensazione che i conti non tornino c’è sempre…


Openoffice sempre più in alto

24 febbraio 2009

Openoffice.org sta macinando record su record: pensate che dall’uscita della versione 3.0 (13/10/2008) è stato scaricato oltre 41 milioni di volte (fonte sito di openoffice). In questi 41 milioni non compaiono gli scaricamenti fatti direttamente dai mirror, quelli fatti via peer-to-peer e tutti quelli fatti attraverso i meccanismi di installazione delle varie distro Linux, così come ovviamente quelli preinstallati durante con le stesse  e le copia passate a conoscenti e amici. Valutando che la sola Ubuntu ha una base di oltre 8 milioni di utenti e che il PLIO ha annunciato di aver avuto oltre 2 milioni di scaricamenti dal loro sito si possono tranquillamente valutare in almeno altri 10-15 milioni gli utenti di Openoffice 3.  I numeri di per se già impressionanti lo sono ancor di più se confrontati con quelli del principale concorrente: MS Office 2007: circa 120 milioni di copie vendute dal lancio di ottobre 2006 a Giugno 2008 (fonte Microsoft). Facendo un rapido conto openoffice è stato scaricato in media 13 milioni di volte al mese (tra l’altro dai dati ricavati dal sito di openoffice il trend degli scaricamenti è  pressochè costante con circa 300.000 scaricamenti al giorno così come quello del PLIO con 20000 scaricamenti al giorno), mentre Ms Office si ferma a circa 6 milioni di copie al mese. Sicuramente Linux non starà insidiando in modo preoccupante (per ora) la leadership di Windows ma certamente Openoffice si sta dimostrando un avversario temibile: in pratica se le 50 milioni di copie fossero  anche solo delle licenze studenti fanno oltre 4.500.000.000€ (per chi si fosse perso con gli 0  sono 4.5 miliardi di €).


Una piccola considerazione

24 aprile 2008

Una delle cose più difficili da fare è capire quante persone utilizzano computer con GNU/Linux a bordo. Le statistiche fatte dai motori di ricerca o da siti specializzati danno percentuali variabili dal 1% al 5% praticamente vicino alle percentuali del Mac, ma la percezione che ho da conoscenti e esplorando il web è che tale percentuale sia in realtà molto più alta.

Allora ho provato vedere quanti siti parlano di GNU/Linux, quanti di Apple (ma non di ipod o iphone) e quanti di Microsoft. Non mi aspettavo una sorpresa del genere:

cercando Linux in google otteniamo 436.000.000 di pagine

cercando Microsoft in google troviamo 656.000.000 pagine

cercando “+apple -ipod -iphone” in google otteniamo 39.100.000 pagine

Sono solo numeri e assolutamente non vogliono essere una ricerca esaustiva, però le cifre sembrano dire che alla fine oltre il 38.5% delle pagine prese in esame si riferisce a Linux, il 58% a Microsoft e il rimanente 3.5% a Apple (che guarda caso è molto vicino al 2-3% assegnato da molte statistiche).