Abaco colpisce ancora…

30 marzo 2009

Dopo averci stupiti con il primo computer italiano basato su Intel Atom e il primo in europa basato su Atom dualCore, è di oggi la notizia di un PC sotto i 100 euro iva inclusa. Vi giro il comunicato stampa che ho appena ricevuto:

Milano, 30 Marzo 2009

Abaco Primo, il personal computer a 99 Euro!

Abaco Computers presenta Abaco Primo e colpisce ancora una volta con un’idea innovativa e fuori dalle righe, un prodotto pensato per tutti: un PC da 99 Euro che contribuisce a diffondere un’informatizzazione libera ed aperta, in un momento storico certamente difficile.

Abaco Primo nasce dal desiderio di creare un PC che fosse veramente accessibile a chiunque, pur mantenendo intatte le caratteristiche tipiche dei prodotti Abaco. Basso consumo, facilità di utilizzo e offerta di tutti gli strumenti necessari per una corretta e sana esperienza informatica: dal navigatore Internet alla posta elettronica, dal processore di testi al foglio elettronico, dal lettore multimediale ai giochi. E grazie all’adozione di Xubuntu Linux, il sistema operativo facile e leggero basato su Ubuntu Linux, siamo riusciti in questa impresa: nasce così Abaco Primo, il PC per tutti che rompe la barriera dei 100 Euro!

Abaco Primo si rivolge ad un vasto ventaglio di utenti: dagli studenti della scuola primaria a coloro che desiderano esplorare l’universo di Internet e dei programmi aperti e gratuiti, e viene offerto in una configurazione minimale adatta agli utenti di prima informatizzazione, ma con tante possibilità di configurazione ed un generoso chassis che gli consente di crescere nel tempo per adattarsi alle esigenze del suo proprietario.

Nella configurazione base, Abaco Primo comprende: processore Intel Atom a 1.6 Ghz, 512MB di memoria RAM, disco da 4 GB su scheda Compact Flash, scheda video Intel GMA 950, scheda audio stereo Realtek ALC662, scheda di rete 10/100 Mbps, 6 porte USB di cui 2 frontali, connettori frontali per ingresso microfono e uscita casse. Il PC viene fornito in versione Kit – da assemblare a cura del cliente seguendo le dettagliate istruzioni fornite – oppure, con un piccolo sovrapprezzo, già assemblato e pronto per l’utilizzo.

Come per tutti i prodotti della linea Abaco è possibile personalizzare Abaco Primo a seconda delle proprie esigenze, modificando interamente la configurazione di base e selezionando le periferiche aggiuntive direttamente sul sito di Abaco Computers in fase di ordine.

Disponibile da oggi in esclusiva mondiale a 99 Euro (IVA inclusa) su:
http://www.abacocomputers.com/primo

Le foto in alta risoluzione sono disponibili al seguente link:
http://www.abacocomputers.com/images/hr/primo

Per informazioni: info@abacocomputer.com


Una botnet di router

25 marzo 2009

Ebbene si ci siamo arrivati. Pare che un worm sia riuscito ad infettare circa 80.000 router domestici e modem adsl basati su processore MIPS e dotati di sistema operativo Linux. (qui la notizia originale )

In pratica il worm infetta i router attraverso la porta telnet o SSH  facendo un brute force attack sulle password.

Avete capito bene: attraverso la porta telnet o SSH!! Questo vuole dire che il router per essere infettato deve avere le porte aperte verso internet. E questo e sempre male! In particolare in una configurazione domestica la necessità di avere accesso dall’esterno al router è sempre solo pari a 0. Inoltre le password devono essere presenti in un database o essere facilmente indovinabili.

E’ un po come lasciare un portafogli pieno di soldi su una panchina di un parco e poi lamentarsi che i soldi sono spariti…

Sicurezza vuole dire usare sempre la testa: un sistema operativo può essere più sicuro  o meno sicuro, ma se viene configurato male nessun sistema è impossibile da bucare. Quindi ricordatevi di usare password non banali e di lasciare aperte solo le porte strettamente necessarie.


Il piemonte adotta l’opensource (o almeno spero…)

21 marzo 2009

Su “La Stampa” di ieri è uscito un articolo in cui si annuncia l’approvazione all’unanimità di una legge per l’adozione del software libero nell’ambito della regione (fonte). I vantaggi secondo il consigliere Luca Robotti (Unire la Sinistra) che ha presentato la proposta saranno multipli: in particolare il risparmio economico sulle licenze e il fatto secondariamente si dovrebbe avere una ricaduta positiva sulle realtà locali.

Un applauso ai consiglieri che hanno approvato la proposta! Speriamo solo non finisca in una bolla di sapone…


Riciclate gente, riciclate

15 marzo 2009

Avete un vecchio PC che prende polvere in soffitta? pensate che il vostro vecchio Pentium III sia inservibile? Non è così! Insieme ai miei amici di Kappa Computer stiamo organizzando un raccolta di vecchie macchine per riportale in vita e donarle ad associazioni e ospedali. La raccolta inizia adesso e avrà il suo apice durante l’edizione 2009 del mappano open days a fine maggio (ma poi continuerà se avrà avuto il successo sperato). Ovviamente sulle macchine verrà installato solo software opensource (partendo da Linux con la scelta fra Ubuntu e la nostrana openmamba)

In particolare una delle associazioni che riceveranno i PC donati sarà unisinf che si occupa da anni di aiutare i disabili ad utilizzare i PC, anche progettando e costruendo nuovi mezzi per il controllo dello stesso.

Quindi se volete aiutarci portateci o spediteci le vostre macchine (magari prima di spedirle contattateci via mail a info@kappacomputer.it). L’indirizzo per la raccolta o la spedizione è KappaComputer – Via Verdi 4 – 10072 Mappano di Caselle (TO)


GIMP è illegale!

14 marzo 2009

Non sono impazzito: è la risposta di un esperto ad un amico. Adesso vi spiego come si è arrivati a questa “verità”.

Giorni fa un amico fotografo mi ha detto di dover acquistare un programma di fotoritocco per il suo negozio, ma di non voler spendere i 900€ di CS4: conoscendo il tipo di lavoro che fa gli ho consigliato GIMP, spiegandogli dove prenderlo e come installarlo. Ieri passo a trovarlo per vedere come andava l’esperimento: sorpresa! Non l’aveva nemmeno provato. Alla mia richiesta di spiegazioni la risposta è stata che dovendolo usare in ambito aziendale ha chiesto consiglio al commercialista il quale gli ha detto di non scaricarlo neppure poichè è illegare detenere software di cui non si possiede una fattura di acquisto.

Ovviamente gli ho detto di cambiare commercialista!


Linux prende la patente

6 marzo 2009

Intel insieme ad un nutrito gruppo di aziende del settore automotive, fra cui nomi di spicco come BMW, General Motors, PSA Peugeot Citroen, Magneti Marelli, hanno fondato un consorzio chiamato GENEVI con lo scopo di creare una piattaforma basata su WindRiver Linux che raggruppi i servizi che vanno sotto l’acronimo IVI (In-Vehicle-Infotainment cioè informazione-intrattenimento in auto) cioè telefonia, navigazione satellitare, riproduzione audio-video il tutto costruito attorno a un processore Atom e ad una piattaforma software aperta.

Una infrastruttura come questa apre la porta ad un nuovo modo di vedere i servizi in auto, offrendo infinite  possibilità di personalizzazioni. E il fatto che ci siano praticamente i maggiori nomi del settore auto mondiale fa si che sulle macchine di domani si possa avere finalmente una compatibilità di servizi fra marche diverse.


Un pinguino a scuola

4 marzo 2009

Voglio riportarvi tre notizie che riguardano il nostro pinguino preferito e la scuola.

Qualche giorno fa sono stato contattato da una ragazza di Roma, Silvia,  la quale mi ha informato della conclusione (o meglio dell’inizio) di un bellissimo progetto su cui stava lavorando da un po’ di mesi.

E’ riuscita a far installare in una scuola romana  Linux sia nei laboratori che sulle macchine della segreteria. La scuola in questione è la ISIS alle porte di Roma, un istituto per periti elettronici e chimici delle acque.
I numeri in gioco sono importanti: circa 180 macchine nei laboratori e una decina in segreteria. Verrà lasciato Windows 98 su alcuni PC per poter fare esperimenti di collegamento in rete fra pc con sistemi operativi eterogeneii.
La cosa porterà vantaggi economici immediati (mediamente fra office e windows un PC per l’educazione costa non meno di un centinaio di euro in licenze) e vantaggi futuri legati al fatto che i ragazzi usando strumenti open source a scuola cercheranno magari di farlo anche a casa e un domani nelle aziende.
La cosa tra l’altro mi riempe doppiamente di orgoglio visto che la distribuzione scelta per i laboratori non è una della varie *buntu tanto di moda ma la “nostra” openmamba, con cui ho il piacere di collaborare da quasi un anno; per chi non la conoscesse openmamba è una distro italianissima (di Torino per la precisione) sviluppata sulle ceneri di qilinux (sempre torinese) e non basata su altre distro preesistenti.

Nelle segreterie invece la scelta è caduta su Debian per il maggior parco software a disposizione già pacchettizato, ma si prevede un cambio di rotta e l’adozione di openmamba  prossimamente.

Oltre all’adozione delle macchine con Linux la scuola organizzerà giornate ed incontri sul tema dell’open source e corsi di alfabetizzazione informatica.

Uno dei punti a favore dell’adozione di Linux,oltre al costo,  è stato la semplicità di uso e di manutenzione: si avete capito bene “semplicità”. Chi usa già Linux sa cosa intendo dire, ma per gli altri vi cito un passo del messaggio che ho ricevuto

“Dopo un iniziale scetticismo, soprattutto da parte dei docenti e del personale amministrativo, tutti hanno potuto toccare con mano la semplicità nell’utilizzo di questa bella distro.A convincerli definitivamente sono stati i passi avanti che ho fatto in campo informatico: da completa incapace su win, a sistemista programmatore su Linux (io sono sempre la stessa imbranata, è linux che permette a chiunque di poter fare grandi cose).”

Invece a Torino, presso il politecnico è partito a fine gennaio un corso di informatizzazione base basata su Linux della durata di circa 3 mesi aperto a tutti.  Anche qui alla più nota ubuntu si affianca la nostrana openmamba. Il corso ha avuto notevole successo con punte di oltre 250 partecipanti alle lezioni finora tenute.

L’università di Torino invece organizza, in modo autogestito dagli studenti, un corso avanzato di Linux che partirà a marzo.

Nuovamente i miei complimenti a Silvia, ai ragazzi del netstudent del Politecnico e agli organizzatori del corso dell’Università, e speriamo che altri istituti seguano il loro esempio implementando Linux ovunque possibile e cercando di diffonderlo.